Moto Club Roma ha dimostrato di essere avanti con i tempi e di puntare sulla salute con la presenza di un soccorso in moto col defibrillatore.
Sempre presente la sicurezza al primo posto con questa iniziativa, c’è grande attesa per un’iniziativa che rilancia un settore intero e che può raggiungere dei risultati molto interessanti anche in altri settori.
Il defibrillatore è stato inserito nella borsa laterale della Bmw Gs guidata dal dottor Paolo Vasco, in grado di assicurare assistenza medica d’urgenza se necessaria per gli altri membri del club. Un’indicazione che non può che favorire anche tanti altri luoghi e settori regalando la possibilità di riuscire a risolvere situazioni molto complicate.
Reduci dall’episodio che ci ha fatto tremare per Edoardo Bove, calciatore della Fiorentina svenuto nella gara contro l’Inter, oggi ci rendiamo conto quanto può essere importante la prevenzione e l’uso corretto e tempestivo del defibrillatore. A questo punto non possiamo che augurarci che non accada niente per cui questo strumento diventi utile, ma siamo anche consapevoli che in certi contesti si deve agire con grande rapidità e professionalità cosa che il Moto Club Roma ha dimostrato con grandissima intelligenza.
L’iniziativa del defibrillatore in moto, portata avanti dal Moto Club Roma, non può che essere un esempio interessante e intelligente da seguire. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di dedicargli un articolo che possa sensibilizzare sulle questioni legate a questo straordinario strumento che può salvare la vita.
Il Presidente del club, Caro Fiorani, è anche ex responsabile della comunicazione di Honda e Ferrari e team manager di Hrc, un uomo di grandissima esperienza. Il defibrillatore ha una batteria a lunga durata con un sistema di ricarica adattato alla moto. Ovviamente per essere utilizzato deve essere presente un medico che si prende in carico le operazioni.
Proprio Fiorani ha specificato: “Grazie al suggerimento dei soci medici del Moto Club Roma abbiamo deciso di equipaggiare una moto con un defibrillatore, che può servire a noi ma anche a un esterno che ne abbia bisogno per un malore o un incidente. È una delle cose che facciamo per il sociale che di solito non pubblicizziamo”.
Dae sta per defibrilatore semiautomatico esterno ed è una scatola di medie dimensioni in grado di entrare in una borsa rigida. Il primo viaggio si farà questo weekend, 7-8 dicembre, in Umbria e in questo senso per la prima volta sarà portata la strumentazione in via precauzionale.
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