Luca Lunetta è uno dei talenti della Moto3, un motociclista diventato neo carabiniere e che si avvia anche per una carriera sulle due ruote.
Personaggio straordinario oggi vi proponiamo le sue parole e anche il suo percorso all’inizio di quella che si spera possa essere una florida carriera.
Lunetti ha parlato a CorsediMoto.com specificando: “Sono davvero emozionato per essere entrato nei Carabinieri, un sogno che è diventato realtà. Ho fatto il giuramento ed è stata una cerimonia di cui vado molto fiero. Sono davvero orgoglioso di essere il primo motociclista a entrare nell’Arma dei Carabinieri. Si tratta di una bella soddisfazione”.
Passando poi alla Moto3, specifica: “Se mi avessero detto a inizio anno dei risultati che avrei ottenuto avrei messo la firma. Due podi, diverse prime file e sono contento davvero. C’è stata una super crescita, evidente dall’inizio alla fine della stagione. Con la squadra abbiamo sempre lavorato a testa bassa, in ogni sessione abbiamo cercato di capire e migliorare”.
Completa spiegando: “Alonso è stato un punto di riferimento per me quest’anno. Questi risultati però sono arrivati anche grazie a chi si è mosso dietro le quinte. Vanno citati la mia famiglia, la FMI, gli sponsor, il preparatore atletico e il nutrizionista, Luca Fabrizio e l’Academy. Voglio ringraziare tutti. Io sono solo in moto e sul podio, ma con me ci sono loro”.
Lunetta non ha nascosto l’emozione di una stagione vissuta con grande intelligenza e che l’ha fatto arrivare a essere il migliore italiano della stagione della Moto3.
“Questa è più di una soddisfazione, anche se in realtà non c’è. È tutto ancora da dimostrare ogni volta che scendo sulla pista. È stato bello quest’anno e ci siamo divertiti, inoltre sono arrivati anche dei risultati. Da febbraio si riparte da capo, da zero, e sempre con le stesse idee e la stessa mentalità. Cercando di metterci ancora più del mio andremo ad affinare alcuni dettagli che sono mancati, anche per inesperienza. Le aspettative sono buone, sono carico e non vedo l’ora di iniziare la nuova annata“, conclude.
Un futuro roseo nel quale in molti sperano di vedere una crescita verso la Moto2 e perché no la MotoGp. Ora però si deve continuare a lavorare per raggiungere gli obiettivi in un percorso che sarà pieno di colpi di scena se continuerà a lavorare grazie alla sua personalità e all’intelligenza che lo contraddistingue da quando ha iniziato la sua carriera.
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