Attento a queste auto, non passano i test: con la sicurezza non si scherza

Non tutte le automobili moderne hanno standard di sicurezza accettabili. L’inchiesta della NCAP presenta delle lacune gravissime trovate su modelli molto famosi e diffusi.

Al giorno d’oggi la sicurezza sulle automobili prodotte in serie non è più semplicemente un optional o un “plus” come poteva essere negli anni novanta o ottanta. Le case produttrici sono tenute a rispettare una serie di normative e a rientrare in uno standard minimo di sicurezza imposto dall’Unione Europea, almeno se vogliono operare nel nostro continente.

Sicurezza auto
Attento a queste auto, non passano i test: con la sicurezza non si scherza – www.MiMoto.it

Per esempio a partire da questa estate è obbligatorio per i costruttori di auto nuove montare gli ADAS, sistemi di assistenza alla guida che variano dal Cruise Control ai monitor per annullare gli angoli ciechi dell’auto quando si fa retromarcia e presto, ci saranno norme riguardanti i monitor di infotainment di bordo che sembrano oggetto di grandi distrazioni.

In Europa disponiamo di un programma noto come European New Car Assessment Programme o più semplicemente NCAP che assicura standard minimi di sicurezza per le automobili che vengono vendute sul mercato italiano e non solo. Tra le misure più importanti ci sono i crash test periodici sulle nuove vetture che poi assegnano un punteggio variabile alle auto coinvolte. Non tutte però sembrano così sicure come dichiarano i costruttori…

NCAP, allarme rosso per questi veicoli

Andiamo con ordine: accedendo all’apposito sito della European New Car Assessment Programme è possibile consultare anno per anno l’elenco delle automobili in vendita per scoprire quanto siano sicure o meno. La buona notizia è che nel 2024 non ci sono stati grandi flop: le auto “meno sicure” vantano comunque tre stelle ottenute ai crash test: sono il Ford Torneo Courier, la Suzuki Swift e la Dacia Duster, tutte ampiamente sopra la sufficienza.

Sicurezza auto
NCAP, allarme rosso per questi veicoli (YouTube) – www-MiMoto.it

La cattiva è che negli anni precedenti alcune auto non sono state così brillanti. E queste auto sono tuttora in vendita sul mercato in molti casi. Vetture come la Lancia Ypsilon del 2015 che – stando a ColorsOfSpeed – è stata la prima vittima di un nuovo, duro sistema di crash test: la vettura non ha assicurato la protezione desiderata a guidatore e passeggero in caso di un impatto a 50 chilometri orari contro un muro in cemento, lasciando perplessi gli esperti.

Molto male a grande sorpresa anche una tedesca: la BMW Serie 3 modello E36 del 1997 ha mostrato un risultato più che deludente nel test di impatto laterale, stranissimo per un’auto del marchio con una simile reputazione di affidabilità. Male anche ai tempi la Dacia Duster che nel 2011 ha mostrato come in caso di impatto laterale con il palo la sopravvivenza del conducente sia tutto meno che garantita!

Più grande non significa più sicura: anche due auto di grandi dimensioni come la Aiways U5 e la Nissan Navara del 2008 hanno mostrato criticità importanti in caso di impatto: l’auto è stata addirittura oggetto di un richiamo per l’azienda giapponese che ha corretto molti difetti sulla versione del 2015 mentre la U5 che in caso di impatto laterale ha mostrato enormi difetti nella protezione del conducente non è mai più stata testata dopo le tre stelle ottenute.

Gestione cookie